I pomodori sono frutti o verdure? Quante varietà di mele esistono? Cosa abbiamo in comune con le banane? L’arancia è sempre… arancione? Curiosità scientifiche sulla nostra frutta quotidiana
IL FRUTTO PIÙ POPOLARE È UNA “VERDURA”. Il frutto più popolare al mondo? È il pomodoro. Che per molti è… verdura. In realtà il problema è culturale: frutta e verdura sono definite in modo diverso nell’orto o in cucina. Oltre ai pomodori anche cetrioli, peperoni, zucca, piselli e melanzane sono frutti: crescono dai fiori e hanno semi.
Che cos’è un frutto e che cos’è una verdura? Secondo i botanici, infatti un frutto è la parte della pianta che si sviluppa da un fiore ed è anche la sezione della pianta che contiene i semi. Le altre parti delle piante sono considerate verdure e includono gambi, foglie e radici.
Ma negli USA non è così: il pomodoro è stato classificato ufficialmente come verdura dalla suprema corte nel 1893, per questioni di tasse.
ESISTONO MIGLIAIA DI SPECIE DI MELE. Sono circa 7.000 le varietà di mele di diversa origine nei vari paesi, e sono differenti per consistenza, colore, sapore e contenuti nutrizionali. In realtà nei supermercati europei si trovano solo una dozzina di varietà, tra cui annurca, fuji, granny smith, stark, golden, renetta, pink lady, braeburn, morgenduft.
In Italia il consumo annuale pro capite è di circa 15 kg: le mele sono ricche di polifenoli (antiossidanti naturali), di vitamina B e sali minerali.
E CI SONO ANCHE LE MELE FRIZZANTI. Si chiamano Paradis sparkling (sparkling in inglese significa frizzante), nella foto, e sono state ottenute in un vivaio svizzero. Quando le si addenta, provocano in bocca una sensazione di effervescenza simile a quella delle bibite gasate. L’effetto però non è dovuto all’anidride carbonica e neanche a un artificio chimico. Infatti, sono del tutto naturali, risultato dell’incrocio tra la mela Resi, originaria della Germania dell’Est, e l’inglese Pirouette. La sensazione di effervescenza è dovuta al contrasto tra la componente acidula e quella zuccherina.
DA DOVE ARRIVANO LE ARANCE? L’arancia non esiste in natura: è il frutto dell’incrocio tra il mandarino e il pomelo, sperimentato per la prima volta nel Sudest asiatico, dove le arance ancora oggi sono… verdi. Questo perché il colore del frutto dipende dal luogo in cui cresce: nei climi più temperati la buccia diventa arancione quando rinfresca, ma nei paesi dove fa sempre caldo la clorofilla non si distrugge e i frutti rimangono verdi.
I FRUTTI PIÙ GRANDI. Lodoicea Maldivica, è il nome scientifico della palma (Coco De Mer) che produce un frutto (seme) lungo fino a mezzo metro e che può pesare anche 20 Kg, o più: ne è stato trovato uno da Guinness da ben 42 kg.
UOMINI E BANANE. L’uomo condivide il 50% del DNA con le banane. Ma le catene di basi in comune sono localizzate in modo diverso nei cromosomi (la banana ne ha 11, l’uomo 46). Senza contare che gli organismi viventi non utilizzano tutte le sequenze ma solo quelle attive, che sono una piccola percentuale e nell’uomo e nella banana sono diverse.
Peraltro, le banane non crescono sugli alberi.
QUELLO CON L’ODORE PIÙ FORTE. Pare sia il Durian, un frutto dal guscio esterno spinoso e un morbido interno, ma dall’odore terribile: secondo alcuni, è una via di mezzo tra la carne o le cipolle marce, il sudore stantio o la puzza di fogna.
Poche persone (al di fuori dei paesi del Sud Est asiatico, dove è molto apprezzato) riescono a sopportarlo.
È VERO CHE LA FRUTTA VA MANGIATA LONTANO DAI PASTI? Contrariamente a quanto si crede, la frutta a stomaco pieno non fa ingrassare: l’apporto calorico è il medesimo sia che la frutta venga mangiata lontana dai pasti, sia che il consumo avvenga al termine degli stessi. Lo stesso vale per il suo contenuto vitaminico. Anzi, la vitamina C presente in molti frutti (kiwi, fragole, agrumi ecc.) favorisce l’assorbimento del ferro contenuto in altre pietanze (carne, pesce, uova) introdotte con il pranzo.
FA MALE INGHIOTTIRE I SEMI DELL’ANGURIA? Sebbene non esistano approfonditi studi scientifici in merito, sembra che mangiare i semi di anguria (Citrullus vulgaris) possa provocare qualche problema. Masticandoli, infatti, si liberano alcune sostanze (principi attivi di natura glucosidica) che possono causare diarrea e dolori addominali.
È meglio quindi assumere i semi senza romperli con i denti, lasciando intatta la cuticola protettiva. In ogni caso ingerire troppi semi, anche se integri, è sconsigliato: in quantità eccessive, questi semini neri molto difficili da digerire potrebbero causare stipsi, cioè difficoltà a evacuare. Per ovviare al problema, in commercio si trovano alcune varietà di anguria senza semi (“seedless”).
LA FRUTTA PIÙ “CARA” COSTA 20.000 € A vederlo sembra un comune cantalupo (una varietà di melone). E invece lo Yubari King giapponese è il frutto più costoso del mondo: lo si trova a 10.000 dollari al pezzo (viene venduto in coppia).
In Giappone, è considerato un melone “sacro”. Prima di essere messi all’asta, gli Yubari King vengono sottoposti a una rigorosa selezione e se non superano i test vengono scartati. Tra le altre prove c’è quella del suono: se il melone, colpito da un ispettore con la mano emette un suono sordo, vuol dire che è buono. Altrimenti no.
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Che cos’è un frutto e che cos’è una verdura? Secondo i botanici, infatti un frutto è la parte della pianta che si sviluppa da un fiore ed è anche la sezione della pianta che contiene i semi. Le altre parti delle piante sono considerate verdure e includono gambi, foglie e radici.
Ma negli USA non è così: il pomodoro è stato classificato ufficialmente come verdura dalla suprema corte nel 1893, per questioni di tasse.