Museo del Prado: oggi sono duecento anni dall’apertura del più importante museo spagnolo. Ospita anche capolavori di artisti italiani.
Il Museo del Prado, il principale museo d’arte nazionale spagnolo, fu aperto il 19 novembre 1819. Oggi anche Google ricorda questo anniversario con un doodle celebrativo. Il Museo del Prado è considerato una delle più ricche collezioni di arte europea del mondo, con capolavori che risalgono a un periodo compreso tra il dodicesimo e il ventesimo secolo.
L’edificio che lo ospita fu progettato dall’architetto Juan de Villanueva per volere del re Carlo III di Spagna, ma la sua costruzione fu completata durante il regno di Carlo IV e, dopo la guerra di secessione, sotto Ferdinando VII. In origine il museo ebbe la denominzione di Museo Real de Pinturas e ospitava circa 300 quadri della Collezione Reale Spagnola.
Las Meninas (le damigelle d’onore, in italiano) è un dipinto a olio su tela del pittore Diego Velazquez, del 1656. Si tratta probabilmente dell’opera più celebre attualmente esposta al Museo del Prado. | WIKIMEDIA
L’OPERA PIÙ CELEBRE. Oggi la collezione conta 8.200 disegni e 7.600 dipinti, con opere dei più importanti artisti della scuola spagnola (Francisco Goya, Diego Velázquez, Il Greco) fiamminga (Rogier Van der Weyden, Hieronimus Bosch, Pieter Paul Rubens) e italiana (Andrea Mantegna, Beato Angelico, Raffaello, Tiziano). Nel museo si trovano anche circa 4.800 stampe e 1.000 sculture, oltre a molte altre opere d’arte e documenti storici.
L’opera forse più conosciuta del Museo del Prado è Las Meninas di Velasquez, un ritratto della famiglia reale spagnola nel quale l’infanta Margherita è posta al centro del quadro, da dove sembra seguire lo sguardo dell’osservatore, mentre il Re e la Regina appaiono in posa nel riflesso di uno specchio.
Tra gli altri capolavori che si possono ammirare al Museo del Prado troviamo anche Il Giardino delle delizie di Bosch, L’annunciazione di Beato Angelico, La deposizione della croce di Rogier Van Der Weyden, Il trionfo della morte di Bruegell, Davide e Golia di Caravaggio, le Tre Grazie di Rubens, le Fucilazioni del 3 maggio, Maja vestida, Maja desnuda di Goya.