Dieta povera di carboidrati, un piccolo sacrificio che però allunga la vita: lo confermano recenti studi degli esperti in materia.
La dieta povera di carboidrati forse per gli italiani potrà sembrare un sacrificio eccessivo perché fanno parte del nostro menù quotidiano. Ma aiuta sicuramente a mantenere il preso sotto controllo e quindi ad allungare le speranze di vita.
Lo ha confermato ancora di recente una ricerca portata avanti da una équipe della Harvard University pubblicata su una prestigiosa rivista medica. Le diete contraddistinte da un basso contributo di carboidrati e da una selezione precisa della qualità di questi componenti si abbinano ad un rischio più basso del 27% circa di morte prematura.
Gli studiosi ha preso in esame i dati di oltre 37mila soggetti dai 20 anni in su. Una volta ricontrollati, è stato determinato che l’associazione tra le diete povere di carboidrati con la mortalità è strettamente legata alla qualità dei nutrienti che portiamo in tavola. Quindi è sempre importante considerare oltre alla quantità, anche la qualità dei macronutrienti che portiamo in tavola in ogni pasto.
In realtà però la dieta povera di carboidrati non è un regime alimentare che va bene per tutti e per questo va sempre consultato uno specialista. Ad esempio non si adatta a chi soffre di ipertensione e allo stesso tempo va assolutamente evitate dalle donne che stanno allattando. In caso di ogni dubbio, meglio un parere medico.
Dieta povera di carboidrati: cibo in e cibo out
Ma quali sino gli alimenti che devono entrare necessariamente in una dieta povera di carboidrati?
Tra gli alimenti raccomandati ci sono sicuramente la carne, il pesce (in particolare quello azzurro del quale i nostri mari sono ricchi), le uova, gli ortaggi e l’olio extra vergine di oliva. Tutto cibo da distribuire in maniera equilibrata tra il pranzo e la cena. E per gli spuntini, puntate su frutta secca, come noci e mandorla, ma anche verdura cruda, quali carote e sedano.
Allo stesso modo devono essere anche ridotte le porzioni di pasta, pane, riso, zucchero. Ma anche delle verdure che contengono tanto amido, come peperoni, patate e broccoli. E cosa bere? Certamente molta acqua, non meno di 2 litri al giorno specialmente nelle stagioni calde. Ma anche un bicchiere di vino a pasto, caffè e thè non zuccherati. Un paio di volte alla settimana potete anche mangiare un quadretto di cioccolato fondente.