Un fossile ritrovato in Cina suggerisce che le angiosperme fossero già presenti sulla Terra 174 milioni di anni fa, all’inizio del Giurassico e ben prima di quanto si ipotizzava.
Un gruppo di scienziati in Cina ha individuato il fossile di una pianta sbocciata e fiorita più di 174 milioni di anni fa, 50 milioni di anni prima di quello che finora era ritenuto il periodo di comparsa delle angiosperme, ossia delle piante che si riproducono grazie ai fiori. Era invece comune l’opinione che questi vegetali, i più evoluti tra quelli che producono semi, non potessero essere più antichi di 130 milioni di anni – anche se la veloce differenziazione delle angiosperme all’inizio del Cretaceo poteva fare supporre che la loro comparsa fosse da anticipare al Giurassico.
Mancavano però prove fossili: Qiang Fu, ricercatore del Nanjing Institute of Geology and Paleontology in Cina, le ha trovate nella Formazione di South Xiangshan, un affioramento roccioso nella regione di Nanjing che ospita fossili del Giurassico inferiore (199-175 milioni di anni fa).
SACRIFICATE A FIN DI BENE. Lo scienziato ha analizzato 264 resti di 198 fiori individuali conservati in 34 lastre di roccia: una tale abbondanza di reperti ha permesso di dissezionare alcuni fiori e osservarli da diverse angolazioni con sofisticate tecniche di microscopia. Con queste informazioni, Qiang Fu ha ricostruito la struttura di una pianta ribattezzata Nanjinganthus dendrostyla, un fossile che è stato possibile identificare senza ombra di dubbio come di angiosperma.
Il fossile di Nanjinganthus dendrostyla: al centro si riconosce l’ovario, ai lati i petali e i sepali (le foglie modificate che sostengono il fiore) e in alto la struttura ad albero della sommità della pianta. | VIA TERRADAILY.COM
Il fiore ricostruito aveva infatti un ricettacolo (o talamo) a forma di tazza (l’ultima porzione del peduncolo, cioè il ramo che sostiene il fiore, dal quale prendono origine tutte le parti fiorali) e un ovario che insieme ad esso racchiudeva gli ovuli, precursori dei semi prima dell’impollinazione. La presenza all’interno dei fiori di ovuli protetti, che una volta fecondati daranno origine al frutto e con esso ai semi da diffondere, è la caratteristica principale delle angiosperme.
UN CAPOSTIPITE? Ora il team cercherà di capire se la Nanjinganthus facesse parte di un gruppo dal quale hanno avuto origine tutte le specie successive, o se invece sia una terminazione morta dell’albero genealogico, che poco ha a che fare con le piante venute dopo. L’origine delle angiosperme è sempre stato un rompicapo per i botanici: lo stesso Charles Darwin definiva un “abominevole mistero” la loro rapida diffusione.