La frutta è vitale nella nostra alimentazione. Ma sappiamo quando è meglio mangiarla e quando evitarla? Scopriamo perché dovremmo dire no alla frutta a fine pasto.
Da sempre la frutta è ritenuta ricca di benefici per una sana alimentazione. Niente di più vero. Ma è necessario essere informate su quando mangiarla. Proviamo a capire perché è meglio evitarla subito dopo i pasti.
Impariamo a dire no alla frutta post pasto
La nostra abitudine è da sempre quella di accompagnare la fine di un pasto dalla frutta. Niente di più sbagliato. Infatti, molte di voi sanno che, mangiando un frutto dopo pranzo, l’effetto pancia gonfia è quasi inevitabile.
Potrebbe essere utile anche scoprire se la frutta va mangiata con o senza la buccia ma qui ci soffermeremo su ciò che avverte il nostro stomaco appena dopo un bel piatto di pasta a pranzo.
Questa abitudine non poco diffusa è, in molti casi, la causa del nostro gonfiore addominale. La frutta attua all’interno del nostro stomaco un processo di fermentazione. In merito a ciò, possiamo parlare di una serie di alimenti che fermentano più a lungo all’interno del nostro intestino, i cosiddetti alimenti FODMAP (Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Polioli).
La fermentazione di questi alimenti può provocare un accumulo di gas che, insieme all’acqua, può causare una distensione dell’intestino. La frutta che fermenta di più in assoluto:
- mele
- pere
- pesche
- mango
- ciliegie
- susine
- anguria
- cachi
- prugne
- albicocche
- fichi
- lamponi
- more
- ribes
Ci riferiamo quindi a tutta la frutta più zuccherina e in generale a tutta la frutta particolarmente matura e a quella essiccata. Mangiarla non è un male ma è molto meglio farlo lontano dai pasti.
Consumata dopo il pranzo o la cena la frutta spesso provocare delle fitte allo stomaco a causa della formazione di molti gas. Esempio lampante è proprio il pranzo: sommare ad un piatto di pasta, a del pane, un ulteriore dose di zuccheri non farà che peggiorare la nostra digestione.
Quando mangiare la frutta?
L’acqua di cui è costituita la frutta diluisce i succhi gastrici di cui lo stomaco è composto, li rallenta e rallenta così anche la digestione. Subito dopo aver consumato il pranzo e la cena è bene non mangiare frutta.
I momenti opportuni per godere della frutta evitando il possibile insorgere di disturbi sono metà mattina come spuntino e al pomeriggio come merenda, quindi molto lontano dai pasti principali.
Questo consiglio vale soprattutto per chi soffre di sindrome del colon irritabile e dovrebbe consumare frutta piuttosto farinosa come mele e banane. Per calcolare il frammento di giornata esatto basta far passare 3 ore dai pasti.