Acqua calda che esce tiepida dal rubinetto, improvvisi blocchi della caldaia o addirittura la caldaia che non vuol saperne di partire, sono solo alcuni dei possibili segni che al suo interno si è depositato del calcare.
Il calcare è una sostanza presente nell’acqua. A seconda dei casi, il nostro acquedotto potrebbe essere alimentato da acqua con una percentuale di calcare maggiore o minore.
Quando nell’acqua è presente una quantità consistente di calcare è necessario correre ai ripari per proteggere gli elettrodomestici che ne fanno uso: lavatrici, lavastoviglie e caldaia.
Il calcare infatti danneggia pericolosamente questi apparati e spesso ci si accorge della sua presenza solo quando ormai il danno è fatto.
Il Calcare nella caldaia
La caldaia è uno degli elettrodomestici che più soffre della presenza di calcare nell’acqua. Questo si può depositare intorno alla serpentina che riscalda l’acqua o ostruire le tubazioni di mandata e ritorno, causando guasti e blocchi.
È fortemente consigliato quindi adottare dei provvedimenti in grado di sciogliere il calcare ancor prima che l’acqua venga immessa nella caldaia. Il metodo più comune è l’utilizzo di sali (più precisamente polifosfati) in grado di farlo, da posizionare in un dispositivo anticalcare, chiamato addolcitore, che intercetta l’acqua destinata alla caldaia e la purifica.
Piccolo consiglio: se per caso state per acquistare una caldaia nuova (qui una guida su come scegliere la caldaia nuova), non dimenticate di richiedere anche un addolcitore da far montare insieme al nuovo apparecchio dal vostro tecnico di fiducia.
Ma se il danno è ormai fatto, saremo costretti a chiamare un centro tecnico che fa assistenza caldaie per far ripartire il nostro apparecchio e ripulirlo dal calcare depositato al suo interno.
Segni frequenti della presenza di calcare nella caldaia
Inizialmente la presenza di calcare nella caldaia non si manifesta immediatamente con un blocco o una rottura. Dovete fare attenzione ad alcuni segni che con ogni probabilità sono sintomatici del problema:
- Termosifoni freddi in alcuni punti anche dopo lo spurgo
- Acqua torbida che esce dal rubinetto
- Termosifoni rumorosi o con perdite d’acqua
- Caldaia rumorosa
- Acqua scolorita nei termosifoni (si vede facendo lo spurgo)
- Termosifoni che impiegano molto tempo prima di scaldarsi
Rimuovere il calcare dalla caldaia. Si ma come?
Per rimuovere il calcare che si è depositato all’interno della caldaia è necessario sottoporla al cosiddetto “lavaggio chimico”.
Il lavaggio chimico della caldaia consiste nel far circolare all’interno dell’impianto di riscaldamento dell’acqua che contiene un acido in grado di sciogliere il calcare.
L’acido dunque scioglie il calcare, mentre l’acqua, pompata da un apparecchio esterno, provvede a trascinarlo via fino ad espellerlo completamente dal circuito termo idraulico.
Una volta terminato il lavaggio, la caldaia dovrebbe rifunzionare ancor meglio di prima, tranne purtroppo in quei casi nei quali il calcare abbia danneggiato (o essere corresponsabile) irreparabilmente qualche componente interno.
Il calcare infatti può danneggiare indirettamente anche la scheda elettronica della caldaia o causare la foratura del vaso di espansione. È ovvio che se una di queste ipotesi si verificasse, oltre al lavaggio sarà necessario sostituire anche il componente guasto.
Altri benefici del lavaggio della caldaia
Il liquido utilizzato per il lavaggio chimico della caldaia, espellerà anche ruggine e detriti dal sistema idraulico e questo renderà la caldaia più efficiente. Inoltre di solito è presente anche un inibitore della corrosione che impedirà la formazione di ruggine al suo interno.
Lavaggio Caldaia come prevenzione dei guasti
Se l’acqua che arriva in casa è molto “dura” (termine che identifica un’acqua con molto calcare), oltre al dispositivo di filtraggio anticalcare, sarebbe buona cosa effettuare un lavaggio chimico periodico preventivo, magari in concomitanza con la manutenzione ordinaria annuale o del bollino.
In questa maniera, se è vero che la spesa per la manutenzione aumenta, vi eviterete di dover ricorrere spesso al tecnico per una riparazione che costerebbe ancora di più.
Ricordiamo infine che il lavaggio della caldaia può e deve essere fatto solo da un tecnico esperto. La pressione del liquido utilizzato nell’operazione infatti, non deve danneggiare l’impianto termico e la fine del lavaggio deve essere riconosciuta da un occhio esperto.