Quello del robottino verde è il sistema operativo per dispositivi mobili più diffuso al mondo; ogni giorno circolano moltissime notizie che lo riguardano, tipo su prodotti in uscita, App, aggiornamenti, guide e tanto altro. Vi siete mai chiesti però quali sono i suoi retroscena? Noi sì e abbiamo deciso anche di raccontarveli, andiamo quindi a scoprire insieme tutte le curiosità su Android!
Ecco le curiosità su Android!
Non è stato creato da Google
Pensavate che fosse opera del colosso di Mountain View? E invece no, è stato fondato da Andy Rubin, Chris White, Nick Sears e Rich Milner nell’Ottobre del 2003; soltanto nel 2005 fu comprato da Google alla modica cifra di 50 milioni di dollari.
Non era stato pensato per i telefoni
Immesso ufficialmente sul mercato dopo 2 anni dalla citata acquisizione, in origine era stato sviluppato per essere equipaggiato sulle telecamere intelligenti, ma in seguito la società statunitense ne fiutò il potenziale sugli smartphone.
Era deriso da Microsoft, Symbian e Nokia
Nel 2007 era oggetto di scherno dei principali concorrenti dell’epoca: Symbian sosteneva che loro erano gli unici a possedere dei veri cellulari, Nokia affermava che non era una minaccia e infine Microsoft non comprendeva l’impatto che potesse avere; naturalmente è inutile svelarv chi l’ha spuntata.
Le prime versioni non avevano nomi di dolci
Ogni major release si chiama come un dessert, tranne le 2 iniziali (la 1.0 e la 1.1) che si appellavano rispettivamente “Astro Boy” e “Petit Four”; quest’ultima è la tipica pasticceria francese che si consuma al termine di un pasto, e si pensa sia stata lei a generare il primo collegamento tra gli update e il cibo.
Non ha avuto successo con Honeycomb
Honeycomb fu subito rimpiazzato da Ice Cream Sandwich dato che era sia penoso sia poco ottimizzato per i display dei tablet che cominciarono a vedere la luce in quel periodo; un aneddoto simpatico è che i pulsanti di navigazione a schermo, che ancora oggi troviamo su alcuni device, furono inaugurati proprio su Honeycomb.
È gratis ed open source
Google lo concede gratuitamente ai brand produttori dei terminali in modo da fargli risparmiare il tempo e il denaro necessari per la realizzazione di un nuovo software; tale scelta è una delle cause principali del successo ottenuto.
Inoltre, visto che la stessa compagnia americana è un membro della Open Handset Alliance, il suo codice sorgente è pubblico e modificabile da chiunque senza il rischio di incorrere in sanzioni.
Ha viaggiato nello spazio
Nel 2013 fu spedito nel cosmo lo STRaND-1, un satellite per la raccolta dei dati nato dalla collaborazione tra il Surrey Space Centre dell’Università del Surrey e l’azienda affiliata Surrey Satellite Technology Ltd; esso era composto da 2 computer, uno dei quali era il dispositivo Google Nexus One.
Nel medesimo anno la NASA lanciò 3 PhoneSats, ovvero 2 HTC Nexus One e 1 Samsung Nexus S muniti di un hardware davvero essenziale: processore, telecamera, GPS, radio, batteria e sensori quali Accelerazione, Rotazione e Bussola; la missione era di scattare ed inviare fotografie al fine di dimostrare che è possibile costruire dei veicoli spaziali economici.