L’estinzione dei grossi rettili in seguito alla caduta dell’asteroide portò allo sviluppo e alla crescita dei nostri antenati mammiferi.
Quello che sappiamo dei dinosauri è che dominarono il pianeta per quasi 150 milioni di anni e scomparvero circa 66 milioni di anni fa per una immane catastrofe ambientale: un asteroide o forse un’estesissima eruzione vulcanica. La sorte di tutti gli altri animali dopo la scomparsa dei dinosauri dipese ovviamente da una completa “ristrutturazione” degli ecosistemi antichi. In base a un articolo uscito su Science, tra gli animali che ne hanno approfittato ci furono i mammiferi, i nostri antenati.
Estinzione dei dinosauri: le incertezze della scienza
Il gruppo di ricercatori guidati da Tyler Lyson (Museum of Nature & Science, Denver) ha trovato in una regione del Colorado (Usa) migliaia di fossili, tra animali e piante, che permettono di ricostruire gli ecosistemi dopo l’estinzione, che avvenne alla fine del Cretaceo.
DA PICCOLI A GRANDI. Dopo l’estinzione le piante dominanti erano le felci e i mammiferi non raggiungevano le dimensioni di un roditore. La sorpresa è che nel giro di circa 100.000 anni i mammiferi tornarono alle dimensioni precedenti alla catastrofe, crescendo fino a circa 8 chilogrammi, e le foreste apparivano dominate dalle palme. Nei successivi 200.000 anni, la diversità delle piante nelle foreste iniziò a riprendersi e i mammiferi crebbero ancora, fino a 25 chilogrammi.
Il passo successivo, circa 700.000 anni dopo la catastrofe, vide i mammiferi raggiungere in media i 50 chilogrammi circa. I paleontologi stanno ancora studiando i fossili per riuscire a determinare non solo dati grossolani, ma anche gli stili di vita dei mammiferi: cosa mangiavano, dove vivevano e com’era la loro vita.